Rigenerazione Filtri Antiparticolato - FAP/DPF

Tutti i filtri antiparticolato in commercio possono essere rigenerati, tranne dove si presenta una rottura, fusione o deterioramento dovuto a precedenti interventi con solventi che hanno compromesso la qualità del filtro.

CI RIVOLGIAMO a Professionisti del Settore: autofficine, concessionarie, ricambisti, società di lesing e noleggio, società di gestione post-vendita auto e veicoli industriali e Utenti Privati.
Alla base della nostra Rigenerazione Professionale c'è il Trattamento Termico, ad oggi, l'unico a permettere un recupero totale delle funzionalità del filtro senza comprometterne le caratteristiche Chimico-Fisiche Lavorazione.

Arrivato presso la nostra sede ecco cosa accade:

  1. Apertura del filtro per verificare eventuali rotture interne non visibili dall’esterno
  2. Test di Pre-Rigenerazione per misurare il grado di reale intasamento del filtro, con rilevazione dell’effetivo livello di intasamento;
  3. Trattamento termico, per inertizzare tutti i Residui Carboniosi presenti;
  4. Rimozione manuale delle ceneri in ambiente pressurizzato tramite soffiaggio di aria totalmente deumidificata;
  5. Test di Post-Rigenerazione per verificare se i valori riscontrati sono uguali a quelli di un filtro nuovo;
  6. Saldatura e verniciatura per proteggere la lavorazione da eventuale corrosione;
  7. Riconsegna.

Certificazione

L'avvenuta rigenerazione viene certificata attraverso una macchina che verifica il filtro in arrivo rilevando i seguenti valori: data (giorno e ora), velocità dell'aria, portata dell'aria e contropressione. A rigenerazione avvenuta il filtro viene verificato una seconda volta e vengono rilevati i valori sopra indicati, se tali valori rientrano nei parametri stabiliti per una perfetta filtrazione il filtro viene sottoposto alla lucidatura e al confezionamento e consegnato al cliente unitamente alla stampa dei valori pre e post rigenerazione. Viene altresì consegnato un certificato di garanzia.

Termini e condizioni

Come funziona il nostro servizio di Rigenerazione?

Chiamaci e penseremo tutto noi con un nostro corriere convenzionato.

ATTENZIONE: prima di inviarci il filtro verifica che il problema non derivi da altri fattori, come rotture, lesioni, malfunzionamento di sonde/debimetro.

N.B.: il filtro dovrai imballarlo nel miglior modo possibile onde evitare rotture del pacco o del filtro stesso!

 

Certificato di Garanzia

I Filtri Antiparticolato rigenerati sono garantiti per la durata di mesi 12 (dodici) dalla data di riconsegna. Il Filtro Antiparticolato da rigenerare deve essere privo di sonde e parti elettriche.(non rispondiamo di eventuali rotture delle stesse durante il trasporto)

 

Termini e Condizioni della Garanzia

La Garanzia non sarà erogata per difetti derivanti da:

  • Centralina modificata: modello non originale o emulatore;
  • Olio motore e liquido di raffreddamento nello scarico: in quanto sintomi di rotture o anomalie del turbo-compressore, del sistema d'iniezione o del circuito di lubrificazione;
  • Rottura dei sostegni dello scarico: il monolito in carburo di silicio/cordierite può fratturarsi in presenza di vibrazioni anomale o colpi ricevuti durante la marcia.

PER REINSTALLARE CORRETTAMENTE IL FILTRO RIGENERATO:

  • Pulire Valvola EGR, Condotti di Aspirazione e Intercooler;
  • Controllare Sonde di Temperatura, Sensori di Pressione Differenziale e Sonda Lambda;
  • Resettare Errore in Centralina (con procedura di rigenerazione forzata, ove richiesta).

Grazie alla collaborazione con uno dei migliori grossisti di scarichi per autoveicoli e mezzi industriali siamo in grado di offrirVi ricambistica sullo scarico e FILTRI FAP/DPF NUOVI PER LA MAGGIOR PARTE DEI MODELLI IN PRODUZIONE o la sostituzione del catalizzatore, del flessibile o del filtro antiparticolato di tutti i modelli diesel.


 

Funzionamento del sistema DPF

Il filtro antiparticolato Diesel è un dispositivo che separa le particelle di fuliggine dai gas di scarico dei motori Diesel.

Successivamente la fuliggine accumulata viene trasformata nel filtro in cenere e CO2, tramite un processo detto di rigenerazione. Il filtro con rivestimento catalitico, funziona senza additivi e sfrutta uno strato di copertura in metallo pregiato, che agisce in due modi. Nella fase di rigenerazione passiva, avviene una trasformazione lenta del particolato depositatosi nel catalizzatore, in cenere e CO2. Questo processo si compie ad una temperatura compresa tra 350° e 500° C e si ripete continuamente senza necessità di adottare particolari provvedimenti, soprattutto se la vettura viene utilizzata prevalentemente in autostrada. La seconda modalità di funzionamento è detta rigenerazione attiva. In caso di lunghi periodi a carico ridotto, come ad esempio nei tragitti nel traffico cittadino, avviene un innalzamento attivo della temperatura dei gas di scarico ogni 1.000 - 2.000 km fino a circa 600°, per un'ulteriore rigenerazione del filtro. A questa temperatura, le particelle imprigionate nel filtro iniziano a bruciare.

Funzionamento del sistema FAP

Il sistema FAP aggrega il particolato dei gas di scarico in agglomerati di particelle senza un legame chimico miscelando al gasolio una sostanza chimica detta "cerina" (ossido di cerio) che possiede questa caratteristica. Tali agglomerati essendo più grossi del particolato originario, diventano "imprigionabili" dal filtro e non si disperdono in atmosfera. Il processo è controllato in modo automatico dal sistema FAP. Fisicamente la cerina è collocata in uno speciale serbatoio di 5 litri, riempito fin dall'uscita dalla fabbrica. Ogni modello ha una sua autonomia di cerina compresa generalmente fra i 70.000 e gli 80.000 chilometri, oltre la quale si deve riempire nuovamente il serbatoio durante le normali operazioni di manutenzione in officina. Negli ultimi anni il sistema FAP ha beneficiato di investimenti migliorativi nella scelta dell'additivo e del supporto filtrante che hanno consentito un ulteriore guadagno in termini di autonomia.

Gli agglomerati catturati dal filtro alveolato tendono ovviamente ad intasarlo ma, grazie alla cerina, hanno un'infiammabilità minore rispetto all'originario particolato (~450 C° secondo Peugeot). Periodicamente il filtro viene quindi "ripulito" bruciando gli agglomerati catturati: questo viene fatto mediante una post-iniezione di gasolio e quindi rendendo più caldi i gas di scarico che a loro volta, nel filtro, scaldano gli agglomerati bruciandoli. Il sistema automatico del FAP decide il momento opportuno per la rigenerazione del filtro (prevalentemente durante i percorsi extraurbani ogni 300-400 chilometri) valutando il salto di pressione che il motore deve vincere a cavallo del filtro che tende ad aumentare con l'intasarsi del dispositivo stesso. Proprio questa fase di "ripulitura" è quella che sta suscitando le maggiori controversie, come spiegato più avanti.

Nel gergo automobilistico, vengono definiti filtri antiparticolato anche soluzioni diverse dal FAP Peugeot-Citroen. Tali soluzioni alternative, definite genericamente dall'acronimo DPF, funzionano in modo analogo al FAP. La differenza sostanziale è data dall'assenza di additivi, pertanto, i DPF non hanno la necessità di rabboccare la cerina, ma d'altra parte, l'assenza di additivi comporta la necessità di eseguire la fase di rigenerazione a temperature più alte rispetto ai FAP.